Indicazioni sulla celebrazione della Prima Comunione e Cresima
Le norme in vigore nella nostra Diocesi in vigore dal 27 maggio 1990 stabiliscono che la santa Messa di Prima Comunione per i fanciulli sia celebrata nell’anno della IV elementaree dopo la preparazione catechistica di un triennio: tale preparazione non può ridursi soltanto agli incontri di catechesi, ma deve includere la partecipazione all’Eucaristia nel Giorno del Signore. La stessa preparazione deve essere arricchita da gesti di carità, nei quali coinvolgere le famiglie.
Il luogo della celebrazione della Prima Comunione sia la chiesa parrocchiale di residenza o eccezionalmente, a prudente giudizio del parroco del territorio, la chiesa dell’istituto religioso ove è avvenuta la preparazione catechistica.
Qualora i genitori chiedessero di preparare il loro figlio alla Prima Comunione o alla Cresima in una parrocchia differente dalla propria o in un istituto religioso il parroco o il superiore esprimerà motivato consenso o diniego, dopo aver consultato il parroco di residenza. I rapporti tra parrocchia e istituti o tra parrocchie, soprattutto se limitrofe, siano regolati in spirito di collaborazione; il criterio sia sempre il bene delle anime e il rispetto delle indicazioni date dalla Conferenza Episcopale Italiana.
La Cresima di norma sia conferita all’età di circa dodici anni (Decreto CEI del 23/12/1983 delibera 8) e all’interno di un determinato cammino triennale di preparazione.
Luogo della celebrazione della Cresima sia normalmente la propria chiesa parrocchiale o altra chiesa del vicariato a seconda delle esigenze pastorali. Eventuali eccezioni saranno valutate dall’Ordinario Diocesano.
Per la catechesi sui sacramenti della Iniziazione cristiana ci si serva solo dei testi approvati dalla Conferenza Episcopale Italiana. Questo orientamento aiuta anche quanti devono cambiare la parrocchia di residenza durante il periodo di preparazione.
La preparazione alla prima Confessione richiede anch’essa una adeguata preparazione e deve sempre precedere, con un congruo tempo di distanza, la Messa di Prima Comunione.
Una diversa e impegnativa attenzione pastorale richiede la preparazione e la celebrazione della Cresima per gli adulti. Per i parroci e i catechisti possono essere di utilità le indicazioni date dalla Nota pastorale della CEI “L’iniziazione Cristiana 3 – Orientamenti per il risveglio della fede e il completamento dell’iniziazione cristiana in età adulta”. Normalmente ogni ultimo Sabato del mese nella chiesa cattedrale viene celebrata la santa Messa e la Cresima per gli adulti: possono essere ammessi tutti coloro che hanno partecipato ad un percorso di preparazione nella loro parrocchia e hanno ottenuto dal parroco il “Certificato di ammissione alla Cresima”.
il saluto delle catechiste ai cresimandi 2012:
Carissimi ragazzi, siamo ormai arrivati alla fine del nostro cammino,forse però sarebbe meglio dire per essere più precisi,che il vostro cammino sta per iniziare proprio adesso. Se,infatti il giorno della vostra cresima segna la fine dei nostri incontri,dovrebbe segnare anche l’inizio di un vostro impegno nel vivere la vita cristiana. oggi avete ricevuto i doni dello Spirito dei quali tanto abbiamo parlato durante il catechismo..forse adesso vi domandate che cosa vi interessano cosa potete farne,poichè oggi non li vedete e forse non riuscite ad apprezzarli fino in fondo…. Come quando nella vita ci capita di ricevere dei regali che al momento non apprezziamo….li buttiamo in angolo..poi però passato un pò di tempo li riguardiamo e ci sembrano più belli,magari anche utili… Ecco,allora,oggi lasciate che Dio vi faccia questi grandi e bellissimi regali,anche se forse vi sembra di non comprenderne appieno la forma il contenuto,la loro utilità. Lasciate che questi doni siano come un seme,li guardate e dite :”Che me nè faccio io di alcuni semi??” Li buttate li’ nella terra accanto a voi…senza pensarci troppo..e ve nè dimenticate..dopo un pò di tempo ci passate accanto,senza ricordare che avevate gettato quei semi e perplessi vi domandate :”Cos’è quella piccola cosa??” e tirate dritto… I giorni passano e forse anche i mesi,ma il vostro cammino vi porta a passare di nuovo vicino a quei semi, che nel frattempo si sono trasformati in una splendida pianta carica di fiori bellissimi , la guardate stupiti,increduli, ma ancora decidete di non fermarvi. Poi un giorno, di proposito, decidete di andarla a vedere da vicino questa magnifica pianta, e la scoprite carica di frutti,li assaggiate e sono deliziosi!!!!!!! Nel loro cuore scoprite dei semi…ecco avete compreso tutto!!!!! Era quel regalo che vi era stato fatto,i semi che non vi piacevano che trovavate inutili, dei quali non vi ricordavate più, ma che ora siete felici che vi abbiano donato… La vita è come un’alberello che ha bisogno di cure di amore, che in cambio vi dona i suoi frutti deliziosi,quindi più nè avrete cura più vivrete negli insegnamenti di Gesù, più la riempirete di linfa vitale chè è amore,più sarà sana bella brillante e radiosa. E allora iniziate fin da ora, a vivere con gioia entusiasmo, impegno, questo tempo che segue la vostra cresima e che dura tutta la vita….. Con immenso affetto sincero le vostre catechiste
DECALOGO DEL CATECHISTA |
Parla perché ama. Il vero motore della Parola, il cuore e il centro della catechesi è l’amore.
Crede in Gesù Cristo. Cristo è il fine ultimo del nostro insegnamento religioso. “Credere in Cristo” significa abbandonarsi a Lui, totalmente, sempre e dovunque.
Si mette al livello spirituale dei discepoli. Non si tratta tanto di un principio pedagogico, quanto di un atteggiamento proprio del credente in Cristo, l’Emmanuele, il Dio con noi. Il catechista vede Cristo Gesù nei “suoi” bambini e ragazzi.
Espone la verità con forza profetica. Non si tratta assolutamente di fanatismo, ma dell’energia che la verità comunica; del resto, il catechista “servitore della Parola”, agisce per amore e con assoluta fedeltà a Dio e all’uomo. Egli cioè resta in continuo ascolto del suo Signore per comunicare in modo autentico la sua volontà di salvezza.
E’ testimone, più con l’esempio che con la parola, come Gesù. Senza la testimonianza della vita, la parola diventa una voce vuota e inutile che il vento spazza via.
Possiede la virtù della costanza. Essa è frutto dell’umiltà e della fede. Chi è consapevole dei suoi limiti, non si scoraggia facilmente perché confida nel Signore presente.
E’ consapevole della sua vocazione, perciò si fa tutto a tutti per amore della Parola. Sapere che Dio ci ha scelti come catechisti e la Chiesa ci ha affidato questo servizio, conferisce una grande unità interiore con la quale è più facile donarsi generosamente a tutti, sempre.
Riflette sulle cause dei suoi insuccessi. Occorre saper trovare la forza del silenzio, della riflessione, del consiglio, della preghiera e dell’umiltà.
Parla nel deserto umano. Il vero catechista vive e parla… con i piedi per terra! Egli sa com’è la società di oggi, come sono le famiglie. Eppure egli continua ad annunciare la Parola perché Dio può far fiorire il deserto!
E’ una voce personificata. Come Gesù, la Parola vivente del Padre, il catechista si sforza di essere “Parola” con il suo essere e con il suo agire. Dal suo volto e dal suo comportamento traspaiono serenità, attesa di Dio, amore verso tutto e tutti. |
Un buon anno alle care catechiste con l’augurio che tutte noi riusciamo sempre a scoprire in ogni bambino che ci è stato affidato…. Gesù. Ma soprattutto che si riesca a vedere il volto di Gesù abbandonato quando si presenteranno situazioni difficili ed impossibili da affrontare…
Un abbraccio Rossella
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Buon 2013, che Dio ti doni, per ogni tempesta un arcobaleno, per ogni lacrima un sorriso e per ogni problema una soluzione! ciao rossella ♥
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Un abbraccio cara Rosa e grazissime per lo splendido augurio……Ross
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